Il discorso del primo ministro israeliano alle Nazioni Unite non parla di “palestinesi” e incolpa l’Iran della distruzione di Gaza

di Philip Weiss,

Mondoweiss, 29 settembre 2021.     

Naftali Bennett non ha mai menzionato i palestinesi nel suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dicendo solo che gli israeliani vogliono una “buona vita” e “non si svegliano la mattina pensando al conflitto”.

Bennett parla all’assemblea generale dell’ONU il 27 settembre 2021. Dal suo feed su Twitter.

Il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha tenuto lunedì un discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in cui ha affermato che Israele ha una democrazia diversificata “nel vicinato più difficile della terra” e che l’Iran sta cercando di distruggere Israele attraverso i suoi emissari “del terrore”.  

Bennett non ha mai menzionato la Palestina o i palestinesi (come hanno riportato i principali media). No, il rifiuto di Israele di concedere diritti ai palestinesi, e il rifiuto dei palestinesi di accettare tale discriminazione, è una questione minore che Israele vuole che il mondo dimentichi nell’era degli accordi israeliani con gli stati arabi. Bennett ha anche messo da parte la questione palestinese nel suo incontro ad agosto con Joe Biden.

In Israele nessuno pensa al conflitto, ha detto Bennett.

Gli israeliani non si svegliano la mattina pensando al conflitto. Gli israeliani come tutti gli altri vogliono condurre una buona vita, prendersi cura delle nostre famiglie e costruire un mondo migliore per i nostri figli.

Bennett ha ragione riguardo alla “buona vita”. Gli israeliani godono di un PIL pro capite superiore a quello di Giappone, Francia e Regno Unito. E [noi americani] diamo a Israele miliardi di aiuti.  

I lobbisti americani pro-Israele hanno fatto eco all’argomento di Bennett, dicendo che israeliani e palestinesi non possono vivere nello stesso stato perché gli israeliani godono di un PIL che è 40 volte quello dei palestinesi (gli indigeni che vivono in quello che i gruppi per i diritti umani chiamano apartheid). 

Quando, nel 2010, Time Magazine ha messo in copertina l’elevato tenore di vita israeliano e ha affermato che questo era il motivo per cui gli israeliani non avevano alcun interesse a raggiungere un accordo di pace con i palestinesi, i sostenitori americani di Israele hanno accusato Time di essere antisemita.

Bennett non si assume alcuna responsabilità per le sofferenze dei palestinesi. Ha attribuito la colpa della “distruzione” e delle condizioni invivibili a Gaza al sostegno dato dall’Iran all'”Islam radicale”.

Questi gruppi terroristici cercano di dominare il Medio Oriente e di diffondere l’Islam radicale in tutto il mondo. Che cosa hanno in comune? Vogliono tutti distruggere il mio paese. E sono tutti sostenuti dall’Iran… 

Negli ultimi tre decenni l’Iran ha diffuso le sue carneficine e distruzioni in tutto il Medio Oriente, paese dopo paese: Libano, Iraq, Siria, Yemen, Gaza. Cosa hanno in comune tutti questi luoghi? Stanno cadendo tutti a pezzi. I loro cittadini sono affamati e sofferenti. Le loro economie stanno crollando. Come il tocco di Mida, il regime iraniano ha il “tocco dei Mullah”: ogni luogo toccato dall’Iran va in rovina.     

Fedeli musulmani palestinesi pregano vicino alle macerie di una moschea distrutta dagli attacchi aerei israeliani a Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, 27 maggio 2021. Il devastante bombardamento di Israele sulla sovraffollata comunità costiera palestinese, secondo il ministero della Sanità di Gaza, ha ucciso 254 palestinesi, di cui 66 bambini, e ferite più di 1.900 persone. I razzi sparati da Gaza hanno causato 12 morti in Israele. Foto di Ashraf Amra. APA Images.

Questo ragionamento non considera l’occupazione israeliana e il blocco di Gaza negli ultimi 14 anni, oltre a quattro bombardamenti militari del minuscolo paese per settimane e settimane, che hanno distrutto edifici governativi e centinaia di migliaia di case. La punizione collettiva di Israele ha trasformato la Striscia in una prigione a cielo aperto per oltre 2 milioni di persone e ha contribuito a rendere la Striscia praticamente invivibile.

Bennett si incontra con l’ambasciatrice degli Stati Uniti all’ONU, Linda Thomas-Greenfield, il 28 settembre, 2021. Dal feed Twitter di Bennett.

Bennett esclude anche la responsabilità degli Stati Uniti per le “distruzioni” nell’invasione dell’Iraq e i bombardamenti americani della Siria e dello Yemen, con innumerevoli crimini di guerra. 

37 milioni di persone in Medio Oriente sono state sfollate a causa delle guerre statunitensi, afferma l’ex ministro degli esteri iraniano Javad Zarif. Gli Stati Uniti hanno scatenato questa instabilità quando in realtà avevano l’Iran dalla loro parte dopo l’11 settembre, dice Zarif. “Il paradigma statunitense di coercizione e guerra, con la sua guerra globale al terrore (GWOT), non ha portato al mondo nient’altro che morte, distruzione e miseria.”  

Bennett ha anche affermato che l’Iran sta cercando di ottenere l’impunità attraverso le armi nucleari.

L’Iran cerca di dominare la regione e cerca di farlo sotto un ombrello nucleare.

Questo è ovviamente ipocrita, dato che Israele ha centinaia di armi nucleari anche se non lo ammette, e le armi nucleari gli hanno permesso di rimandare ogni resa dei conti con la questione palestinese. L’ipocrisia israeliana riguardo al presunto programma nucleare iraniano è chiara a tutti nella regione, al punto che certi esperti della sicurezza israeliana pensano che le bugie sulle armi nucleari danneggino la diplomazia israeliana.    

Traduzione di Donato Cioli – AssoPacePalestina

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