dal Popular Struggle Coordination Committee,
11 ottobre 2021.
Mohammed Khatib, un importante attivista palestinese, difensore dei diritti umani e coordinatore del PSCC (Popular Struggle Coordination Committee) è stato arrestato oggi. L’arresto è avvenuto quando i soldati israeliani hanno impedito ai raccoglitori palestinesi di accedere alle loro piantagioni nell’area di alRas a Salfeet, dove i coloni israeliani hanno recentemente stabilito un nuovo avamposto. Le accuse inventate contro di lui sarebbero di aggressione e di ingresso in una zona militare chiusa. Nonostante numerosi filmati e immagini che mostrano come sia stato lo stesso Khatib ad essere stato aggredito dai soldati e non viceversa, è stato messo in custodia cautelare. Gil Hamershlag e David Shalev, due attivisti israeliani che sono stati arrestati insieme a Khatib, nelle stesse circostanze ed esattamente con gli stessi sospetti, sono stati rilasciati su cauzione a condizione di non entrare nell’area, ma hanno rifiutato in segno di solidarietà e in segno di protesta contro le procedure di discriminazione razziale.
Mentre Khatib è detenuto secondo la draconiana legge militare israeliana, i cittadini israeliani, inclusi Hamershlag e Shalev, sono soggetti alla legge penale per i civili israeliani, anche se arrestati in Cisgiordania. Mentre Khatib dovrà rimanere in carcere per un periodo di 96 ore prima ancora di vedere un giudice e senza che gli sia stata offerta la cauzione, ai due israeliani è stata offerta la cauzione e, poiché l’hanno rifiutata, devono essere portati davanti a un giudice entro 24 ore; dovrebbero vederne uno domani mattina alla corte dei magistrati di Petah Tikva per determinare le condizioni della cauzione.
Gli avvocati di Khatib hanno presentato un’istanza urgente per il suo rilascio, per la quale non è stata ancora fissata un’udienza davanti al tribunale militare.
Traduzione di Elisabetta Valento – AssoPacePalestina
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Da 75 anni permane questa vergognosa discriminazione! I Palestinesi giudicati da un tribunale militare e vittime dell’arresto amministrativo senza limite. Questa è pura apartheid che grida la vergogna di questa occupazione illegale e violenta. Molte volte ho fatto parte del gruppo volontari con Faz3a, un gruppo di palestinesi, israeliani e internazionali che operano solo la nonviolenza e la pace