22 aprile 2021.
Sig.ra Fatou Bensouda, Procuratrice
Ufficio del Procuratore, Corte Penale Internazionale
Oude Waalsdorperweg 10
L’Aia, Paesi Bassi
Gentile Sig.ra Fatou Bensouda,
Noi sottoscritti siamo rappresentanti di 500 rifugiati palestinesi residenti nell’area di Karm Al-Ja’ouni del quartiere di Sheikh Jarrah a Gerusalemme Est occupata, Palestina, che sono a rischio di sgombero forzato da parte di Israele, la potenza occupante. In mezzo a questa pandemia globale, otto famiglie, per un totale di 87 Palestinesi, sono a rischio imminente di sgombero forzato. Applicando illegalmente la legge interna israeliana a un territorio occupato, i tribunali israeliani si sono pronunciati a favore delle azioni legali intraprese dalle organizzazioni dei coloni per sfrattare le otto famiglie palestinesi. Il tribunale distrettuale israeliano di Gerusalemme ha ordinato a quattro famiglie di lasciare le loro case entro il 2 maggio 2021 e ad altre tre famiglie entro il 1° agosto 2021. Per questo motivo, è necessaria un’azione immediata del suo Ufficio per prevenire lo sfollamento di queste famiglie palestinesi dalle loro case a Gerusalemme Est.
Noi, e le organizzazioni sostenitrici, chiediamo al suo Ufficio di includere l’imminente spostamento forzato di Palestinesi da Sheikh Jarrah come parte inegrante dell’indagine recentemente aperta, oltre ai relativi crimini di guerra e crimini contro l’umanità sul territorio della Palestina di cui questa azione non è che l’ultimo esempio. In particolare, le chiediamo di includere come parte dell’indagine: i crimini di guerra relativi al trasferimento forzato di parti della popolazione del territorio occupato (art. 8(2)(b)(viii) e 8(2)(a)(vii)), il trasferimento da parte della Potenza Occupante di parti della sua popolazione civile nel territorio che occupa (art. 8(2)(b)(viii)), la distruzione e l’appropriazione di proprietà non giustificate da necessità militari ed eseguite illegalmente (art. 8(2)(a)(iv)) e, poiché questi sgomberi forzati fanno parte di un attacco continuo, diffuso e sistematico contro i civili palestinesi, i crimini contro l’umanità di deportazione o trasferimento forzato (art. 7.1(d)), persecuzione (art. 7.1(h)), apartheid (art. 7.1(j)) e altri atti disumani che causano grandi sofferenze o gravi lesioni, tra l’altro, alla salute mentale (art. 7.1(k)).
Nel 2018, l’Ufficio del Procuratore ha rilasciato una dichiarazione in cui esprimeva preoccupazione per lo sfratto pianificato della comunità beduina di Khan al-Ahmar “e con esso le prospettive di ulteriore escalation e violenza”, e ha avvertito Israele che “l’ampia distruzione di proprietà senza necessità militari e il trasferimento di popolazione in un territorio occupato costituiscono crimini di guerra ai sensi dello Statuto di Roma“. Essendo stata confermata la giurisdizione della Corte sul territorio dello Stato di Palestina –Gaza e Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est– ed essendovi un’indagine in corso, chiediamo al suo Ufficio di concentrarsi con urgenza su questa componente dell’indagine, prima che i residenti palestinesi di Sheikh Jarrah subiscano un danno imminente e irreparabile a causa delle attività criminali legate agli insediamenti di Israele.
Quadro generale
Durante la guerra del 1948, siamo stati sfollati con la forza dalle nostre case in paesi, città e villaggi palestinesi che si trovano oggi all’interno della Linea Verde e, in seguito alla creazione dello Stato di Israele, ci è stato negato il nostro diritto inalienabile di tornare alle nostre case e proprietà. Nel 1956, 28 famiglie di profughi palestinesi si trasferirono nell’area di Karm Al-Ja’ouni di Sheikh Jarrah a Gerusalemme Est, come parte di un accordo tra il governo della Giordania e l’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e il Lavoro (UNRWA). L’accordo prevedeva che il governo giordano avrebbe fornito la terra, che l’UNRWA avrebbe sponsorizzato la costruzione di unità abitative per noi su questo terreno e che avremmo ricevuto il titolo legale di proprietà dopo tre anni. Il titolo legale di proprietà non ci è mai stato trasferito. Anzi, da quando Israele ha occupato e illegalmente annessa Gerusalemme Est nel 1967, tutti i Palestinesi di Gerusalemme sono stati sottoposti a un ambiente coercitivo progettato per trasformare la composizione demografica di Gerusalemme, per garantire in tal modo il controllo ebraico-israeliano su Gerusalemme e cacciare i Palestinesi. Oggi, l’area di Karm Al-Ja’ouni ospita almeno 72 famiglie palestinesi di circa 500 persone, e tutti noi siamo sotto la minaccia di un secondo sfollamento forzato.
Gli ordini di sfratto da parte dei tribunali israeliani a favore dell’organizzazione di coloni Nahalat Shimon International nel nostro quartiere sono stati facilitati dalla Legge sulle Questioni Legali e Amministrative del 1970, che consente esclusivamente agli Ebrei israeliani di avanzare rivendicazioni su terreni e proprietà presumibilmente di proprietà della popolazione ebraica di Gerusalemme Est prima della costituzione dello Stato di Israele nel 1948. Utilizzando questa legge, il Custode Generale Israeliano trasferì nel 1972 la proprietà della terra di Karm Al-Ja’ouni, su cui risiediamo dal 1956, a due Comitati Ebraici. Negli anni ’90, i due comitati ebraici hanno venduto i loro diritti di proprietà a Nahalat Shimon International, un’organizzazione privata di coloni, che non ha legami con i presunti proprietari ebrei originari. L’organizzazione dei coloni ha lavorato vigorosamente per intentare cause di sfratto contro di noi.
Situazione attuale a Sheikh Jarrah: imminente spostamento forzato
Tre famiglie per un totale di 67 persone soino già state sgomberate con la forza dal nostro quartiere nel 2009, con il sostegno della polizia israeliana. A seguito di questi sgomberi, l’organizzazione dei coloni, Nahalat Shimon International, ha presentato un piano urbanistico alla Commissione di pianificazione locale di Gerusalemme del comune di Gerusalemme per l’istituzione di un nuovo insediamento nel nostro quartiere. Il Piano proponeva di sfrattare i residenti palestinesi, demolire le loro case e in seguito costruire 200 unità di insediamento per i coloni israeliani ebrei.
Oltre alla minaccia di perdere le nostre case, ci siamo dovuti sobbarcare una lunga, estenuante e insostenibile lotta legale per contestare le cause di sfratto intentate contro di noi dalle organizzazioni di coloni nei tribunali israeliani fin dal 1972. Data la natura discriminatoria e non trasparente della legge israeliana applicata al territorio occupato, ci viene sistematicamente negato l’accesso alla giustizia o qualsiasi rimedio concreto.
Se gli sgomberi forzati andranno avanti, saremo soggetti ad altre politiche israeliane che si traducono nel trasferimento diffuso e sistematico della popolazione palestinese di Gerusalemme. Se installiamo una tenda fuori dalle nostre case, le forze di occupazione israeliane la demoliscono, secondo una politica diffusa e sistematica di demolizione delle proprietà palestinesi. Se affittiamo una casa fuori Gerusalemme perché non possiamo permetterci di affittare a Gerusalemme, rischiamo che il nostro status di residente venga revocato e non ci sia più permesso di entrare a Gerusalemme, in conformità con la politica di revoca della residenza di Israele, che richiede ai gerosolimitani palestinesi di dimostrare costantemente che il loro “centro della vita” è nella città.
***
Accogliamo con favore l’annuncio del 3 marzo 2021 da parte del suo Ufficio sull’apertura di un’indagine penale completa sulla situazione in Palestina. Si tratta di un passo tanto atteso e di fondamentale importanza per garantire lo stato di diritto e porre fine all’impunità, garantendo nel contempo la responsabilità per i crimini di Israele nell’ambito della giurisdizione della Corte.
Nell’ambito di tale indagine, chiediamo al suo Ufficio di:
1. Condannare pubblicamente gli imminenti sgomberi forzati di Palestinesi nel quartiere di Sheikh Jarrah e indagare con urgenza su questo caso nel contesto della situazione generale in Palestina;
2. Avvisare gli autori maggiormente responsabili della condotta in questione che le loro politiche e azioni nella Gerusalemme Est occupata, che mirano a manipolare il carattere demografico della città a favore della dominazione ebraico-israeliana, possono costituire crimini di guerra e crimini contro l’umanità all’interno della giurisdizione della Corte;
3. Operando ai sensi della Parte 9 dello Statuto di Roma, invitare la Giordania e la Palestina, in quanto Stati parti della CPI, a cooperare con il suo Ufficio nel fornire qualsiasi documento rilevante per le indagini sugli imminenti sgomberi forzati a Sheikh Jarrah;
4. Adottare ogni azione appropriata, entro i limiti dell’esercizio del suo mandato ai sensi dello Statuto di Roma, per impedire che la popolazione protetta palestinese nell’area di Karm Al-Ja’ouni di Sheikh Jarrah venga sfollata e espropriata per la seconda volta.
Restiamo a sua disposizione e siamo pronti a fornire ulteriori informazioni per assistere le indagini.
Cordiali saluti,
Le 28 famiglie del quartiere di Sheikh Jarrah nella Gerusalemme Est occupata
Elenco delle organizzazioni per i diritti umani palestinesi, israeliane, regionali e internazionali che sottoscrivono; coalizioni palestinesi che rappresentano oltre 150 organizzazioni della società civile palestinese; gruppi di solidarietà per la Palestina; gruppi basati sulla fede; gruppi indigeni; gruppi di giustizia razziale; e gruppi di studenti:
1. Academics for Palestine (Ireland)
2. ACT Conflict Resolution
3. Adalah Justice Project
4. Addameer. Prisoner Support and Human Rights Association
5. AISHA Association for Woman and Child Protection
6. Al Mezan Center for Human Rights
7. Al-Awda New York, The Palestine Right to Return Coalition
8. Al-Awda, The Palestine Right to Return Coalition (PRRC)
9. Al-Haq, Law in the Service of Man
10. Alrowwad Cultural and Arts Society
11. American Muslim Bar Association (AMBA)
12. American Muslims for Palestine
13. American Muslims for Palestine of New Jersey (AMP NJ)
14. American-Arab Anti-Discrimination Committee (ADC)
15. American-Arab Anti-Discrimination Committee Georgia Chapter
16. Applied Research Institute-Jerusalem
17. Arab Agronomists Association
18. Arab Canadian Lawyers Association
19. Arab Center for Agricultural Development (ACAD)
20. Arab Lawyers Association (UK)
21. Arab Organization for Human Rights (AOHR)
22. Asia Pacific Center for Integral Study of Life
23. Asociación Americana de Juristas
24. Association Belgo-Palestinienne WB
25. Association France Palestine Solidarité (AFPS)
26. Association Suisse-Palestine
27. AssoPacePalestina (Italy)
28. Australian Centre for International Justice
29. Avaaz
30. B’Tselem – The Israeli Information Center for Human Rights in the Occupied Territories
31. Bisan Center for Research and Development
32. Boycott from Within (Israeli citizens for BDS)
33. Broederlijk Delen
34. Cairo Institute for Human Rights Studies (CIHRS)
35. Canada Palestine Association
36. Canadian BDS Coalition
37. Canadians for Justice and Peace in the Middle East (CJPME)
38. Center for Constitutional Rights (USA)
39. Civil Liberties Defense Center
40. Coalition on Law and Representation at NYU Law
41. Columbia Law Students for Palestine
42. Columbia University South Asian Feminisms Alliance
43. Columbia University Students for Justice in Palestine
44. Columbia-Barnard Jewish Voices for Peace
45. Combatants for Peace
46. Comité de Solidaridad con la Causa Árabe (CSCA)
47. Community Action Center- Al-Quds University
48. Community Media Center
49. Council for Arab-British Understanding (Caabu)
50. CRED/GIGI (Center for Research and Elaboration on Democracy/International Legal Intervention Group)
51. Cultura è Libertà (Italy)
52. Diensten en Onderzoek Centrum Palestina (Netherlands)
53. Disabilities Representative Persons Network (Gaza)
54. Disciples Palestine Israel Network
55. Eclipse Rising
56. El-Wedad Society for Community Rehabilitation (WSCR)
57. End the Deadly Exchange—Seattle
58. European Legal Support Center
59. Faces of Feminism – Georgia State University
60. Falastiniyat Seattle
61. FIDH – International Federation for Human Rights
62. Filastiniyat Organization
63. Finnish-Arab Friendship Society
64. Forum Civil Peace Service
65. Friends of Sabeel North America – FOSNA
66. Gaza Action Ireland
67. Gaza Urban & Peri-urban Agriculture Platform (GUPAP)
68. Giovani Palestinesi d’Italia
69. Global Kairos Asia Pacific Solidarity for Palestine (GKAPS)
70. Global Kairos for Justice Coalition
71. Global Legal Action Network
72. Global Network of Movement Lawyers
73. Good Shepherd Collective
74. Grassroots Al-Quds
75. Grassroots International
76. Harvard Law School Palestine Trek
77. Horyzon (Switzerland)
78. Human Rights & Democracy Media Center (SHAMS)
79. ICAHD (The Israeli Committee Against House Demolitions)
80. ICAHD Finland
81. ICAHD UK
82. IECD (l’Institut européen de coopération et de développement)
83. IfNotNow
84. Independent Jewish Voices Canada
85. Indo-Palestine Solidarity Network
86. International Association of Democratic Lawyers (IADL)
87. International Jewish Anti-Zionist Network (IJAN)
88. International Organization for the Elimination of All Forms of Racial Discrimination (EAFORD)
89. Ireland-Palestine Solidarity Campaign
90. Israel Palestine Mission Network of the Presbyterian Church (USA)
91. Italian Association Democratic Jurists
92. Jewish Voice for Just Peace (Ireland)
93. Jewish Voice for Peace
94. Jewish Voice for Peace-New York City
95. Jews for Palestinian Right of Return
96. Just Peace Advocates/Mouvement Pour Une Paix Juste
97. Just Vision
98. Justice for Palestinians, Calgary
99. Kairos Palestine
100. Labor for Palestine
101. Lawyers for Palestinian Human Rights
102. MA’AN Development Center
103. Maghazi Community Rehabilitation Society (MCRS)/Community Development Foundation
104. Middle East Children’s Alliance
105. Na’amod: British Jews against Occupation
106. National Association of Democratic Lawyers (NADEL) – South Africa
107. National Lawyers Guild
108. National Lawyers Guild – NYU Chapter
109. National Lawyers’ Guild – Yale Law School chapter
110. National Lawyers Guild, Palestine Subcommittee
111. National Students for Justice in Palestine
112. New York University Law Women
113. Niagara Movement for justice in Palestine-Israel (NMJPI)
114. Norwegian People’s Aid
115. Norwegian Union of Municipal and General Employees – Fagforbundet
116. NOVACT — International Institute for Nonviolent Action
117. NY4Palestine
118. NYU Law Ending the Prison Industrial Complex
119. NYU Law International Refugee Assistance Project
120. NYU Law Students for Justice in Palestine
121. NYU Middle Eastern Law Students Association
122. NYU OUTLaw
123. Oakville Palestinian Rights Association
124. Observatori DESC (Barcelona)
125. Ontario BDS
126. Palestina Solidariteit vzw, Belgium
127. Palestine Action Committee of Texas
128. Palestine Solidarity Campaign UK
129. Palestine Solidarity Committee – Austin, Texas
130. Palestine Solidarity Network Edmonton
131. Palestine Writes
132. Palestinian Canadian Academics and Artists Network
133. Palestinian Centre for Human Rights (PCHR)
134. Palestinian Christian Alliance for Peace
135. Palestinian Family Planning and Protection Association (PFPPA)
136. Palestinian Non-Governmental Organizations Network (PNGO)
137. Palestinian Women Development Society
138. Palestinian Working Woman for Development (PWWSD)
139. Palestinian Youth Movement (PYM)
140. PAN Asia Pacific
141. Pax Christi Diözesanverband Rottenburg-Stuttgart
142. Pax Christi England and Wales
143. Pax Christi International
144. Pax Christi Nahostkommission, Germany
145. Paz con Dignidad (Spain)
146. Peace Alliance Winnipeg
147. Philippine Alliance of Human Rights Advocates, Inc. (PAHRA)
148. Project South
149. Ramallah Center for Human Rights Studies RCHRS
150. Rhode Island School of Design (RISD) Students for Justice in Palestine
151. Rochester Witness for Palestine, Inc.
152. Sadaka-the Ireland Palestine Alliance
153. Samidoun Palestinian Prisoner Solidarity Network
154. Scottish Palestine Solidarity Campaign
155. Sheffield Labour Friends of Palestine
156. Socio-Economic Rights Institute of South Africa
157. SODePAZ (Spain)
158. Solutions Not Punishment Collaborative (SNaP Co.)
159. South Asian Law Students Association, NYU School of Law
160. Stop the Wall – the Palestinian Grassroots Anti-Apartheid Wall Campaign
161. Students for Justice in Palestine at Occidental College
162. Students for Justice in Palestine Chicago
163. The Agricultural Development Association (PARC)
164. The Black and Brown Coalition of PHL
165. The Civic Coalition for Palestinian Rights in Jerusalem (CCPRJ)
166. The Jerusalem Legal Aid and Human Rights Center (JLAC)
167. The National Centre for Community Rehabilitation (NCCR)
168. The National Society for Rehabilitation- Gaza strip
169. The O’odham Anti- Border Collective
170. The Palestine Institute for Public Diplomacy
171. The Palestine Project
172. The Palestinian Center for Organic Agriculture
173. The Palestinian Developmental Women Studies Association (PDWSA)
174. The Palestinian Human Rights Organizations Council (PHROC)
175. The Palestinian Initiative for the Promotion of Global Dialogue and Democracy-MIFTAH
176. The Red Nation
177. The Rights Forum
178. Trade Union Friends of Palestine, Ireland
179. U.S. Palestinian Community Network (USPCN)
180. Ukrainian Association of Democratic Lawyers
181. Union of Palestinian Women Committees (UPWC)
182. Unite the Union Rep of Ireland
183. United Church of Christ Palestine Israel Network
184. United Methodists for Kairos Response (UMKR)
185. United Network for Justice and Peace in Palestine-Israel
186. US Campaign for Palestinian Rights
187. US Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel
188. Vegans for BDS
189. Vrede vzw
190. War on Want
191. Women’s Centre for Legal Aid and Counselling