Un appello dall’attore e regista Mohammad Bakri

20 novembre 2020. 

Salve, sono Mohammad Bakri.

Oggi vi rivolgo una richiesta insolita, che normalmente non faccio. Voglio che facciate una donazione, ma non a me. Voglio attirare la vostra attenzione su una delle ONG più coraggiose della nostra cerchia, che sta attualmente avviando una campagna di raccolta fondi. Sto parlando di Zochrot.

Io sono nato nel villaggio di al-Bi’na in Galilea. Nel 1948, alcuni dei suoi abitanti furono costretti a fuggire a causa di un attacco israeliano. Nonostante il villaggio fosse stato occupato senza resistenza e sebbene la guerra fosse finita, Israele non permise ai profughi di al-Bi’na di tornare alle loro case. Lo stesso fece per le centinaia di migliaia di profughi palestinesi sradicati e costretti a lasciare le loro case in quello stesso 1948. Quell’anno, centinaia di città e villaggi palestinesi si spopolarono completamente, per poi essere distrutti negli anni successivi dallo Stato di Israele.

                                                         Sostieni Zochrot!

Zochrot, pioniere straordinario, lavora per far conoscere questo disastro palestinese, la Nakba. Informa l’opinione pubblica israeliana sulla Nakba e sul destino dei Palestinesi in questo paese, chiedendo che vengano riconosciute le ingiustizie perpetrate contro il popolo palestinese da parte di Israele. Zochrot si impegna affinché gli Israeliani si assumano la responsabilità della violenta espulsione di oltre 750.000 persone dalla loro terra natale, trasformando loro –e i loro discendenti– in rifugiati, dopo aver demolito le loro case e cancellato le loro comunità. Riconoscere il diritto al ritorno è un passo necessario per un futuro di pace e uguaglianza in questo paese.

Il pubblico di destinazione di Zochrot sono gli Ebrei israeliani. Questo è a dir poco sorprendente. Unico a farlo, la sua attività sfida e intacca le abituali percezioni sioniste e israeliane. Rivela ciò che è nascosto alla vista di Israele, portando alla luce coloro che sono oppressi, evocando ciò che molti preferirebbero negare.

Zochrot è stata la prima associazione ad organizzare, per gli Israeliani, tour educativi nelle comunità palestinesi distrutte. Zochrot ha raccontato la loro storia, la vita prima della Nakba e le circostanze dello sradicamento dei Palestinesi, aprendo gli occhi a migliaia di Israeliani sulle storie che stanno dietro alle molteplici rovine (in)visibili in tutto il paese, spesso non lontano dalle case dei partecipanti al tour. Questo è un tipo di protesta politica profonda che accresce la consapevolezza della realtà.

Zochrot offre varie attività. Ha un ricco sito web trilingue con ampio materiale sulla Nakba, i rifugiati, le comunità distrutte e il diritto al ritorno. Ha pubblicato la mappa della Nakba con i nomi cancellati delle città e dei villaggi palestinesi distrutti ed ha anche lanciato l’app iNakba. Provala. Offre un’esperienza straordinaria. Include ricche informazioni in tre lingue su ogni comunità distrutta, ma può anche essere utilizzata come programma di navigazione, un GPS che ti porta direttamente in ogni comunità palestinese cancellata. È l’unica applicazione al mondo che può portarti in un luogo che non c’è più, in una comunità che vorremmo ricostruire.

Ho avuto l’onore di partecipare personalmente più di una volta alle attività di Zochrot. Come regista e attore, la ONG ha ospitato me e i film che ho interpretato o diretto nel suo 48mm Film Festival Dalla Nakba al Ritorno, un’iniziativa eccezionale per promuovere attraverso il cinema il discorso sulla Nakba e il ritorno.

Plaudo di tutto cuore a Zochrot e al suo attivismo. Vi invito a sostenerlo e a fare la vostra parte nel rafforzare questa voce di verità, per il bene di tutti noi. Anche se affronta questioni difficili –crimini, torti e violazioni dei diritti umani– ciò che Zochrot ci offre è un messaggio di speranza.

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Da: Mohammad Bakri <zochrot@zochrot.org>

A cura di AssopacePalestina

2 commenti su “Un appello dall’attore e regista Mohammad Bakri”

  1. Concordo pienamente sulle azioni volte ad “aprire gli occhi” al popolo israeliano. La loro consapevolezza sarà determinante nel processo di cambiamento di quella società che, due Stati o Uno, è necessariamente contigua.

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