T’ruah, 19 novembre 2020.
T’ruah, un’organizzazione rabbinica americana per i diritti umani che rappresenta oltre 2.000 rabbini e cantori e le loro comunità, ha rilasciato oggi una dichiarazione in cui condanna le recenti azioni del Segretario di Stato Mike Pompeo che ha classificato il movimento Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS ) come antisemita e ha identificato la Cisgiordania con Israele. Questa è la dichiarazione del rabbino Jill Jacobs, direttore esecutivo di T’ruah.
“Nella stessa settimana in cui l’amministrazione Trump ha nominato un simpatizzante nazionalista bianco, Darren Beattie, per una commissione che preserva i siti dell’Olocausto, il segretario Pompeo non ha il diritto di far lezione al mondo su ciò che costituisce l’antisemitismo. Pompeo, identificando gli insediamenti come parte di Israele e dichiarando antisemita il movimento BDS, ha ora dichiarato antisemita chiunque boicotta solo gli insediamenti, inclusi molti Ebrei israeliani.
“T’ruah non partecipa al movimento BDS. Ma la libertà di parola –compreso il diritto al boicottaggio– costituisce una componente essenziale della democrazia, un diritto umano fondamentale e un valore fondamentale del giudaismo. Il modo per combattere un discorso che non ci piace è fare un discorso diverso, e non semplicemente mettere a tacere l’altra parte. Lo apprendiamo dal Talmud, dove i rabbini usano spesso un linguaggio colorito per contestare e respingere le opinioni degli altri, lasciando però nel testo anche le opinioni rifiutate, per poterle studiare successivamente.
“Il segretario Pompeo ha inoltre dichiarato che i prodotti dell’Area C della Cisgiordania possono essere etichettati come ‘Made in Israel’. Con questa dichiarazione, cancella decenni di politica statunitense, ignorando anche il diritto internazionale e quello israeliano, che riconoscono entrambi la Cisgiordania come un territorio occupato che non fa legalmente parte di Israele.
“Negli ultimi anni, alcuni membri del movimento BDS e del movimento estremista pro-insediamenti hanno tentato di offuscare la distinzione tra gli insediamenti e Israele vero e proprio. Questa posizione, da entrambi i lati, delegittima lo Stato di Israele come riconosciuto dalle Nazioni Unite nel 1948.
“Inoltre, la dichiarazione del segretario Pompeo getta le basi per attaccare e screditare le organizzazioni per i diritti umani, sulla base fallace dell’antisemitismo. Questo tentativo di mettere a tacere i critici è una pagina del manuale dell’autocrate. Calunniando falsamente le organizzazioni per i diritti umani come antisemite, l’amministrazione Trump renderà più difficile contrastare i veri atti di antisemitismo quando si verificano, danneggiando allo stesso tempo l’efficacia di queste organizzazioni nel denunciare le violazioni dei diritti umani di tutti i paesi, comprese quelle degli Stati Uniti.
“Il governo americano deve riaffermare un reale impegno a creare un accordo a lungo termine che protegga i diritti umani e la sicurezza sia degli Israeliani che dei Palestinesi, stabilendo uno stato palestinese accanto a Israele, entrambi entro confini internazionalmente riconosciuti. Azioni come la dichiarazione del segretario Pompeo rischiano di provocare un contraccolpo contro Israele e contro la comunità ebraica americana, la maggior parte della quale sostiene una soluzione a due stati e diritti umani sia per gli Israeliani che per i Palestinesi”.
T’ruah, The Rabbinic Call for Human Rights mobilita una rete di oltre 2.000 rabbini e cantori di tutte le correnti del giudaismo che, insieme alla comunità ebraica, agiscono secondo l’imperativo ebraico di rispettare e promuovere i diritti umani di tutte le persone. Radicati nella Torah e nella nostra esperienza storica ebraica e guidati dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, chiediamo agli Ebrei di affermare i valori ebraici alzando la nostra voce e adottando misure concrete per proteggere ed espandere i diritti umani in Nord America, in Israele e nei Territori Occupati Palestinesi.
Traduzione di Donato Cioli – AssopacePalestina