Lettera congiunta di 1.080 parlamentari di 25 Paesi Europei a governi e leader europei contro l’annessione da parte di Israele della Cisgiordania

Una bandiera dell’Unione Europea con le bandiere dei vari paesi europei, Bruxelles 13 maggio 2019. (EMMANUEL DUNAND / AFP)

23 Giugno 2020

Noi, parlamentari di più paesi d’Europa impegnati nella difesa di un ordine mondiale fondato su regole, nutriamo forte preoccupazione circa il piano del Presidente Trump circa il conflitto israelo-palestinese  e la prospettiva di un’annessione da parte di Israele di territori in Cisgiordania. Ci preoccupa fortemente il precedente che ciò  produrrebbe per le relazioni internazionali.

Per decenni l’Europa ha sostenuto il principio di una soluzione equa del conflitto basata sui due stati, nel rispetto del diritto internazionale e delle rilevanti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle NU. Il piano Trump di discosta dai parametri e principi concordati in sede internazionale. Promuove il controllo permanente di Israele su un territorio palestinese frammentato, non concede alcuna sovranità effettiva ai palestinesi e permette a Israele di annettere unilateralmente parti significative della Cisgiordania. In linea con il piano Trump l’accordo di coalizione in Israele stipula che il governo potrà procedere all’annessione dal 1 luglio 2020. Un atto siffatto porrà fine alla prospettiva di una pace fra israeliani e palestinesi, mettendo in forse norme basilari delle relazioni fra nazioni, inclusa la carta delle Nazioni Unite.

Siamo fortemente preoccupati circa le conseguenze dell’annessione sulle vite di israeliani e palestinesi, nonché circa la  destabilizzazione che essa potrebbe provocare nella regione. Queste preoccupazioni sono particolarmente acute in un frangente segnato dalla pandemia del Covid-19, la peggiore emergenza collettiva che ci confronta da decenni.

Nel ricordare l’impegno dell’Europa nel sostenere una soluzione pacifica del conflitto, chiediamo ai dirigenti europei di agire in modo efficace al fine di prevenire l’annessione e preservare la prospettiva di una soluzione a due stati e di una equa composizione del conflitto.

Rappresentanti europei, incluso  l’Alto Rappresentante della UE Josep Borrell, hanno affermato che un’annessione “non resterà senza conseguenze”.  L’acquisizione di territori con la forza non è cosa lecita nel 2020 e non può non avere conseguenze rilevanti. Una risposta inadeguata potrebbe spingere altri stati con ambizioni territoriali a violare principi basilari del diritto internazionale. Un ordine mondiale fondato su regole è il baricentro della stabilità e sicurezza dell’Europa. Abbiamo interesse e responsabilità nel proteggerlo.

Una soluzione durevole del conflitto deve soddisfare le legittime aspirazioni e garantire eguali diritti ad israeliani e palestinesi. L’Europa ha gli strumenti diplomatici per promuovere questo obiettivo e siamo pronti a sostenere un tale sforzo.

Cordialmente,

Nell’elenco sottostante, scorrendo in alto e in basso con le freccette, si possono vedere le firme di 1.080 parlamentari dei seguenti paesi:

Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito

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