La Germania dovrebbe vergognarsi per la legge contro il BDS.

di Gideon Levy

Haaretz, 23 Maggio 2019 

La Germania ha appena criminalizzato la giustizia. Una miscela di giustificati sensi di colpa, orchestrati e portati ad estremi nauseanti da una cinica e manipolativa estorsione israeliana, ha indotto il parlamento federale, venerdì, a passare una delle risoluzioni più bizzarre dalla fine della seconda guerra mondiale. Il Bundestag ha definito il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele come antisemita. Benjamin Netanyahu e Gilad Erdan si sono rallegrati. La Germania dovrebbe vergognarsi.

D’ora in poi la Germania considererà ogni sostenitore del BDS un odiatore di ebrei; dire “l’occupazione israeliana” sarà come dire “Heil Hitler”. D’ora in poi la Germania non potrà vantarsi della sua libertà di parola. È diventata un agente del colonialismo israeliano. Mentre alcuni sono davvero antisemiti, la maggior parte dei sostenitori del BDS sono persone di coscienza che credono che uno stato di apartheid meriterebbe di essere boicottato. Dov’è l’antisemitismo in questo? La maggioranza dei partiti del Bundestag ha sostenuto la risoluzione, compresa quella della cancelliera Angela Merkel, la coscienza dell’Europa. Che triste. Così paralizzanti sono i sensi di colpa, così efficace la propaganda.

Merkel pensa che Daniel Barenboim, il direttore musicale dell’Opera di Stato di Berlino e il direttore principale a vita della sua orchestra, la Staatskapelle, un  esempio di artista impegnato in coscienza e moralità, un orgoglioso ebreo e imbarazzato israeliano, il co-fondatore della West-Eastern Divan Orchestra, un patriota israeliano, sì patriota, che teme con ogni fibra del suo essere per il futuro del paese, sia  anche un antisemita? Barenboim potrebbe non supportare esplicitamente il BDS, ma per anni ha tranquillamente boicottato le sale da concerto di Israele. Non può recarsi a suonare per gli israeliani quando, a meno di un’ora di distanza dall’auditorium, una nazione geme sotto l’occupazione. Questo è il suo nobile modo di esprimere la sua protesta. Merkel è sua amica. Indubbiamente ammira il suo senso della giustizia. Cosa gli dirà ora?

Cosa diranno i legislatori tedeschi di coloro che invitano a boicottare i prodotti delle fabbriche che sfruttano o dell’industria della carne? Criminalizzeranno anche loro? Che dire delle sanzioni contro la Russia per la sua invasione della Crimea? Perché un’occupazione è degna di un boicottaggio e un’altra di evviva? Cosa pensavano i tedeschi delle sanzioni in Sudafrica? Qual è la differenza?

È lecito chiedere un boicottaggio contro un regime tirannico; anzi, è obbligatorio. È anche lecito pensare in modo diverso, pensare che non ci sia nessun popolo palestinese e nessuna occupazione, solo un popolo eletto nella terra promessa. Ma criminalizzare come antisemiti i cittadini in cerca di giustizia? Conosco alcuni di loro e non hanno assolutamente nulla in comune con gli antisemiti. Un’altra spinta da gente come Gilad Erdan e il BDS sarà designato come un’organizzazione terroristica.

I sentimenti di colpa sono sempre cattivi consiglieri. Questa volta si sono dimostrati particolarmente terribili. La Germania non è un paese come gli altri. Ha un profondo obbligo per lo stato degli ebrei. È doveroso contribuire alla sua sicurezza e alla sua crescita, ma questo dovere non deve includere la cecità morale e la licenza automatica per Israele di fare tutto ciò che vuole e di disprezzare le risoluzioni delle istituzioni internazionali, sorte alla fine della guerra che la Germania ha istigato. La Germania ha il dovere di sostenere Israele, ma come ogni vero amico deve anche fare tutto il possibile per impedire che sia uno stato malvagio. Combattere chi si oppone all’occupazione non è amicizia.

La Germania può fornire a Israele sottomarini, ma deve anche porre richieste etiche allo stato. A margine della sua colpa verso gli ebrei, ha anche una responsabilità morale indiretta per il destino del popolo che vive nella terra nella quale gli ebrei terrorizzati sono fuggiti dalla Germania e dove  hanno creato uno stato. La Germania ha anche un obbligo nei confronti di coloro che non sarebbero stati privati ​​della loro terra e dei loro diritti se non ci fosse stato l’Olocausto. Questo popolo vive da decenni sotto lo stivale israeliano. La Germania lo deve aiutare nella sua liberazione.

Nell’approvare questa risoluzione, il Bundestag non è andato nella direzione della  giustizia o del diritto internazionale. Solo l’occupazione israeliana ne ha tratto profitto. Il Bundestag non deve sostenere il BDS; è lecito opporsi al movimento di boicottaggio, ma è possibile criminalizzarlo come antisemita, specialmente in Germania? L‘”altra Germania” ha tradito il proprio dovere nei confronti della propria società civile guidata dalla coscienza, dei palestinesi e anche di Israele.

https://www.haaretz.com/opinion/.premium-germany-shame-on-you-and-your-anti-bds-resolution-1.7254386

Traduzione di Francesco Masala da La bottega del Barbieri

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