Amnesty International ha deciso di aderire alla campagna di solidarietà per i prigionieri palestinesi in sciopero della fame ed ha diffuso il seguente comunicato per i propri aderenti:
Care attiviste e cari attivisti,
vi scriviamo per chiedervi di unirvi a noi in una piccola grande sfida: Salt Water Challenge.
Questa campagna è stata lanciata dal figlio di Marwan Barghouthi, noto leader palestinese, alla quale Amnesty International ha deciso di aderire:
https://www.youtube.com/watch?v=Tc2YtS_qryM
Da quasi un mese, più di 1500 prigionieri palestinesi sono in sciopero della fame per protestare contro le politiche crudeli e illegali attuate contro di loro da parte delle autorità israeliane.
Tali politiche includono la prassi decennale di Israele di detenere i palestinesi dei Territori Palestinesi Occupati all’interno dei confini israeliani violando così la Quarta Convenzione di Ginevra, oltre all’abuso della detenzione amministrativa e delle procedure punitive di negazione delle visite familiari per mesi, a volte per anni. I detenuti in sciopero della fame vengono costretti a bere un bicchiere di acqua e sale per evitare complicazioni irreparabili.
Per attirare l’attenzione su queste violazioni, vi chiediamo di prendere parte con noi alla #saltwaterchallenge facendo un breve video dal cellulare o dal pc in cui dichiarate la vostra preoccupazione per la sistematica violazione dei diritti umani dei detenuti palestinesi per poi bere un bicchiere di acqua e sale così come sono costretti a fare i detenuti. Il video va diffuso sui social media (Facebook e twitter) taggando @amnesty e @amnestyitalia.
Qui trovate il video diffuso dall’account globale di Amnesty International su Twitter:
https://twitter.com/amnesty/status/860539908267663360
Qui trovate il video di Chantal Antonizzi, coordinatrice per Palestina/Israele:
Qui invece il video dell’eurodeputata Luisa Morgantini:
All’interno del vostro video vi preghiamo di attendervi al seguente messaggio:
‘Io, xxxx (nome), un attivista di Amnesty International, partecipo alla Salt Water Challenge per attirare l’attenzione sulle violazioni dei diritti umani dei prigionieri palestinesi da parte di Israele. Attualmente sono circa 6500 i prigionieri palestinesi detenuti per motivi di sicurezza da parte di Israele. Queste persone vengono private delle visite familiari per mesi e in alcuni casi per anni. Inoltre circa 500 palestinesi si trovano in detenzione amministrativa senza un processo né la formulazione di un’accusa. Oltre 1500 prigionieri hanno aderito a uno sciopero della fame di massa per protestare contro queste violazioni bevendo solo acqua e sale. Israele deve cessare le sue politiche illegali e crudeli contro i prigionieri palestinesi, abolire le restrizioni sulle visite familiari e garantire condizioni di detenzione che soddisfino pienamente gli standard internazionali.’
Importante: questa azione è rivolta a persone adulte. In caso di dubbi sulle proprie capacità fisiche di prendere parte all’azione, si consiglia di consultare il proprio medico.