Rappers, Bboys, writers italiani in Palestina. Nessun muro di separazione riuscirà a fermare un movimento culturale mondiale
COMUNICATO STAMPA – Assopace Palestina presenta “Hip Hop smash the wall”, un’idea che unisce hip hop e diritti umani e grazie alla quale alcuni esponenti dell’hip hop italiano si receranno direttamente in Palestina per entrare in contatto con la realtà locale e collaborare con numerosi artisti.
In Palestina, cosi come in numerosi paesi arabi, l’hip hop è inteso nel senso più puro del termine. Denuncia sociale, unione, sana competizione, possibilità di riscatto personale e sociale, rifiuto del razzismo. Di fronte all’occupazione militare, l’apartheid e le continue discriminazioni che caratterizzano la quotidianità della gran parte dei giovani palestinesi, Assopace Palestina, movimento per la legalità e il diritto alla libertà, giustizia e per la fine dell’occupazione israeliana, questa volta ha scelto lo scambio culturale attraverso l’hip hop.
Crediamo molto nello scambio culturale e soprattutto nel far conoscere in Italia, la creatività, la cultura, l’arte del popolo palestinese per contribuire a rompere lo stereotipo costruito dalla propaganda mediatica che vede il palestinese o come “vittima” o come “terrorista”. Teatro, musica, letteratura, pittura, arte sono parte vibrante della quotidianità palestinese.
Il team degli artisti italiani che voleranno in Palestina è composto da Lucci, Don Dieogh, Coez, Kento per il rap, Gojo per i graffiti, Xedo, Chimp e Telemare per la breakdance. Ad accompagnarli per Assopace Palestina sarà Eleonora Pochi, giornalista e operatrice sociale. Per una settimana, artisti italiani e palestinesi condivideranno giornate e conoscenze. Tra i locali, parteciparanno lo street artist Hamza Abu Ayyash, i rapper e beatmaker Anan Ksym e Rami GB, tra i primi MC palesinesi, e molti altri.
Assopace Palestina si sta impegnando affinché la prima crew di B-boy palestinesi di Gaza, Camp Breakerz, riesca a raggiungere la Cisgiordania attraverso il check point di Erez. Un’impresa più che ardua: ai palestinesi gazawi non è permesso di entrare in Cisgiordania e viceversa. Ma ce la metteremo tutta. Le attività previste sono numerose: verrà registrato un album, dipinti dei muri, elaborata una coreografia insieme. Una jam finale, in diretta streaming con l’Italia chiuderà la settimana d’incontro. Il disco sarà disponibile in Italia ed il ricavato sarà devoluto all’associazione, per supportare i progetti locali e soprattutto per cercare di replicare questa esperienza esclusiva in Italia.
Infine, “hip hop smash the wall” perché nessun muro di separazione, di annessione e di apartheid riuscirà a fermare un movimento culturale mondiale e il diritto alla libertà.
E’ un’iniziativa totalmente autofinanziata, abbiamo bisogno di fondi e ringraziamo in anticipo tutti coloro che supporteranno e permetteranno la realizzazione di questo progetto. Sostenere questa iniziativa significa supportare l’empowerment dei giovani. Uno scambio culturale che mira a costruire un ponte duraturo, fatto di arte di relazioni umane, tra l’Italia e la Palestina. Il progetto si pone, inoltre, l’ambizioso obiettivo di replicare l’iniziativa in Italia, invitando gli artisti palestinesi coinvolti ad un viaggio nell’hip hop italiano. “Peace and Unity” è il principale motto dell’hip hop.
Puoi versare il tuo contributo sul conto corrente bancario:
Assopace Palestina
Banca Unipol IBAN IT 50 O 03127 74610 00000 0001527
Specificando nella causale: PROGETTO HIP HOP
Segue dettaglio dei costi più rilevanti.
Descrizione Costi:
- Costi di viaggio: 1.800 €
- Spray e Vernici per graffiti e decoro scuole: 900 €
- Materiale per preparazione workshop: 100 €
- Allestimento concerto finale: 300 €
- Costi di stampa e finitura disco musicale: 400 €
TOTALE 3.500 €
Luisa Morgantini, Presidente Assopace Palestina
Eleonora Pochi, responsabile progetto
Info progetto: spreadhiphop@libero.it
Contatti stampa:
Eleonora Pochi: spreadhiphop@libero.it